Escolzia Extra Sommità Fiorite Biologica - Infuso/Tisana
Origine: Italia
Costituenti chimici: alcaloidi (protopina, criptopina, calinfornidina, berberina, escoltzina, sanguinarina e cheletrina), zinco.
Nome famiglia: Papaveraceae
Parte della pianta utilizzata: sommità fiorite
Conservazione: conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti dirette di luce.
Utilizzo in breve: uso interno, 3 gr per tazza d’acqua da 1 a 2 volte al giorno.
Proprietà in breve: ansiolitica, rilassante, miorilassante e spasmolitica, sedativa, analgesica, ipnoinducente.
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L’Escolzia Extra Sommità fiorite si ottiene da un papavero di piccole dimensioni dal nome scientifico di Eschscholtzia Californica. Le sommità fiorite vengono raccolte nel periodo balsamico della pianta tra l’estate e l’autunno, frutto di una selezione accurata tra esemplari provenienti da coltivazione biologica.
La pianta prima di essere conosciuta in Europa era apprezzata dai nativi d’America per le sue virtù medicamentose, usata come sedativo per i dolori ai denti, consumata anche come alimento. Gradita come pianta decorativa per i suoi fiori molto belli e appariscenti, solo molti secoli dopo fu scoperta in Europa, grazie ad una spedizione di botanici e dal 1800 in poi iniziò il suo uso terapeutico.
Tra gli impieghi popolari tutt’ora praticati, l’Escolzia è un valido rimedio per contrastare l’insonnia, l’estratto in acqua aiuta a realizzare un sonno sereno e continuativo. Utile per gli adulti quanto per i bambini, per migliorare il loro sonno e agire sul disturbo della pipì a letto anche nei più grandi.
Impiegata in fitoterapia per apportare calma e rilassamento, per sciogliere il mal di testa e contrastare le crisi di ansia. La pianta è utile per migliorare la digestione, l’effetto distensivo avviene a livello addominale nel placare gli spasmi all’addome, Utile nei dolori mestruali, considerata un analgesico naturale, attiva anche sull’orticaria ed il prurito a livello cutaneo.
L’estratto di Escolzia viene considerato un tè della salute, l’uso delle sommità è un ottimo rimedio per sostenere organismo e mente nelle tensioni nervose e aiutarlo ad adattarsi agli stimoli eccessivi ed incessanti della vita quotidiana.
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L’Escolzia appartiene alla famiglia delle Papaveraceae e, come il Papavero rosso, pianta più conosciuta dello stesso genere botanico, è ricca di alcaloidi. L’uso dei suoi estratti in acqua determina una concentrazione tale da essere considerata benefica e nel contempo priva di effetti collaterali. L’alcaloide che la caratterizza è la californidina, con un’azione sedativa ed ipnoinducente, tra gli altri la protopinacon un’azione antispastica, attiva sulla muscolatura liscia come miorilassante, la sanguinarina e la berberina con effetto lenitivo sul sistema nervoso centrale, l’escoltzina come antidepressivo e la cheletrina come regolatore delle produzioni biliari.
Sedativa: La presenza di alcaloidi benefici nelle sommità fiorite della pianta spiega l’azione rilassante attribuita ai suoi estratti. Essi agiscono sulla corteccia celebrale riducendone l’attività e la reattività, come confermato da studi in laboratorio e alcune sperimentazioni su animali. Attiva come miorilassante distende le contrazioni della muscolatura e allenta tensioni dolorose e stati di contrazione disfunzionali.
Ansiolitica: Tra le conseguenze della sua attività l’effetto antidepressivo, un’azione calmante che aiuta in caso di stati di agitazione e di tensione mal gestita. La californidina, con la sua azione lenitiva sugli spasmi muscolari, combatte l’ansia e le sue conseguenze a livello fisico, come le palpitazioni e l’agitazione e mentale.
Ipnoinducente: La sua azione è riconosciuta utile per indurre il sonno, indicata per accompagnare gli adulti con insonnia lieve e media. L’estratto è molto indicato come rilassante per chi si sveglia in preda ad agitazioni e ansia nel mezzo della notte o del riposo. Indicata per i bambini che non riescono ad addormentarsi, viene utilizzata per trattare l’enuresi notturna nei bambini oltre i 5 anni di età che perdono involontariamente l’urina durante il sonno.
Calmante: La composizione della droga vanta anche la presenza di zinco, l’elemento utile per riequilibrare l’umore in caso di stati depressivi. Agisce sull’agitazione, la tensione e sul nervosismo, con un’attività estesa anche a livello cutaneo, l’estratto infatti può aiutare in caso di rossori provocati dall’orticaria e dal prurito che ne consegue.
Antidolorifica: Confermandone l’utilizzo scoperto empiricamente dagli Indiani d’America la pianta viene usata per mitigare il dolore. Attiva nel calmare gli stati flogistici ha un’efficacia sistemica, opera sugli organi interessati senza effetti collaterali su altri organi o sistemi dell’organismo.
Coleretica: La protopina lavora sulla digestione con un’azione riequilibrante della secrezione biliare, ne stimola la produzione o ne inibisce la generazione in base alle necessità funzionali dell’organismo.
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Uso interno
Dosi: 3 gr di droga per una tazza (150-200 ml) di acqua.
Preparazione: Portare l’acqua ad ebollizione, versare sulle sommità preparate in tazza, coprire e lasciare in infusione per 5-10 minuti. Filtrare e consumare da 1 a 2 tazze al giorno.
Disturbi del sonno: Per un buon riposo notturno, per addormentarsi prima e riposare meglio, consumare da 1 a 2 tazze la sera prima di andare a dormire.
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Tisana calmante
• 30 gr di Escolzia Extra Sommità
• 30 gr di sommità di Passiflora
• 40 gr di sommità di Meliloto
Mescolare gli ingredienti e preparare 15 gr di miscela in tazza. Portare l’acqua ad ebollizione, versare sulle erbe, coprire e lasciare riposare per 20 minuti. Filtrare e bere da 1 a 2 tazze nell’arco della giornata.
La bevanda è adatta anche per indurre il sonno e per migliorare il riposo.
L’Escolzia Extra Sommità Fiorite si utilizza in sinergia con:
• Le radici di Valeriana come spasmolitico addominale e per rilassare;
• I fiori di Luppolo come ansiolitico;
• Le foglie di Melissa per l’azione calmante e distensiva, per migliorare la digestione;
• la Passiflora per migliorare il sonno e per come coleterico;
• i fiori di Camomilla per un’azione antidolorifica.
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La pianta è anche conosciuta con il nome di Papavero di California per la grande somiglianza con il Papaver rhoeas la sua provenienza geografica. Conosciuta da millenni in Europa fu scoperta da un botanico francese che le diede il nome scientifico del collega russo Eschscholtz, il quale la scoprì nel 1820 durante una spedizione.
Pianta caratterizzante delle praterie americane, negli stati dell’Oregon, Arizona e della California fino al Messico nel periodo della fioritura sovrasta per diffusione intense distese di vegetali e riempie a vista d’occhio con i suoi fiori dai grandi petali setosi.
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La pianta è originaria dell’America Centrale e del Messico, predilige le praterie dove si diffonde a macchia d’olio, diffusa anche nell’Europa settentrionale. Erbacea annuale, ha un fusto eretto e si sviluppa in altezza fino a un mezzo metro. Le foglie sono suddivise in lobi arrotondati, di colore verde intenso. I fiori sono grandi, spuntano alla fine di lunghi steli, con petali molto appariscenti di colore arancione, giallo o rosso, che si chiudono di notte e quando il cielo è ombreggiato. Il frutto è una capsula che a maturazione si apre e lascia fuoriuscire i semi scuri prodotti dalla pianta.
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Eschscholtzia Californica Top